Notizia pubblicata il 23/03/2017

Con il termine di pubalgia si intende si intende una sintomatologia dolorosa che viene a localizzarsi inzona pubica e che tipicamente colpisce gli sportivi.

Dalla revisione della letteratura circa il 40% delle pubalgie trova origine nel sovraccarico funzionale che si crea a livello della sinfisi pubica con lesioni chepossono coinvolgere i retti addominali, gli adduttori (sindrome retto-adduttoria), e la sinfisi stessa (osteite pubica).

Un altro 40% origina da una insufficienza della parete addominale antero-inferiore, da qui il termine “sport hernia”.

Il restante 20% ha origine da strutture contigue alla zona pubica quali: anca, ileo psoas, hamstring, sacro iliaca.

 

La pubalgia risulta particolarmente comune in persone che praticano sport dove le torsioni,gli scivolamenti e i cambi di direzione e velocità sono frequenti. (hockey,calcio e rugby hanno un’incidenza superiore rispetto a football basket e baseball)

Inoltre secondo Meyers et al. il 15% dei casi coinvolge le donne (in crescita dall’1% degli anni ’80).

 

ESAME FISICO

La clinica della pubalgia inizia con la valutazione della sinfisi pubica, dell’inserzione del retto dell’addome, degli adduttori e degli obliqui sia interni che esterni; bisognerebbe inoltre valutare il gracile ed eventuale presenza di tender-point.

Il dolore può essere esacerbato riproducendo un colpo di tosse, alla manovra di Valsalva, nel sit-up contro resistenza o in adduzioned’anca contro resistenza6.

Spesso un’ernia non è possibile riscontrarla nell’esame fisico, tuttavia potrebbe essere presente un trigger point.

 

DECISION MAKING

I principi di decision making sono basati solitamente sul grado di partecipazione alle attività sportive, sulla durata dei sintomi, sulla valutazione specialistica e sono dipendenti dall’imaging.

Solitamente il trattamento conservativo dovrebbe essere, in prima istanza, sempre preferito all’opzione chirurgica indipendentemente dal livello professionistico dell’atleta.

Solamente se dopo 6/12 settimane di trattamento conservativo il paziente rimane sintomatico si può prendere in considerazione l’opzione chirurgica.

 

TRATTAMENTOCONSERVATIVO

Il trattamento conservativo prevede sicuramente un periodo più o meno breve di riposo.

Riveste particolare importanza in acuto trovare la reale zona di insorgenza della problematica in modo da disperdere il meno possibile energie nel trattare zone che non necessitano un reale trattamento.

In questo periodo è indicato l’utilizzo di terapie fisiche quali la TECAR terapia e il laser per la riduzione del dolore e l’accelerazione dei processi riparativi a carico dei tendini interessati da dolore stimolando il rimodellamento del collagene.

Indicato è anche l’utilizzo locale di ghiaccio/crioterapia; nello stesso momento è possibile, soprattutto negli atleti lavorare sul core strutturando un programma di lavoro esente da dolore; sono sempre da evitare lavori con carichi molto importanti e flessione profonde di anca soprattutto quando il dolore è causato dalla presenza di sport-hernia. 3

Una volta che l’atleta è in grado di produrre una contrazione degli adduttori/flessori anca contro resistenza senza che questa generi dolore si può iniziare un progetto riabilitativo specifico.

È stato suggerito che il recupero sport specifico debba iniziare quando la gamba affetta mostra un recupero della forza pari al 75% della controlaterale.3-4

Il programma di lavoro per il recupero da una pubalgia dovrebbe prevedere non solo il ricorso a terapie che limitino o tolgano il dolore ma dovrebbe concentrarsi sul ripristino dell’equilibrio muscolare e della flessibilità enfatizzando il lavoro di forza sulla coppia sinergica adduttori/abduttori e sul core; sullo stretching degli adduttori e delle catene facenti parte del core.5

La letteratura include anche casistiche di PRP in ambito non chirurgico per la risoluzione del dolore tuttavia non vi è una reale evidenza dell’efficacia dell’intervento6.

 

Bibliografia:

 

  1. MeyersWC, Foley DP, Garrett WE, et al: Management of severe lower abdominal oringuinal pain in high-performance athletes. PAIN (Per-forming Athletes with Abdominal or Inguinal Neuromuscular Pain StudyGroup). Am J Sports Med 28(1):2–8, 2000. 
  2. Larson CM, Pierce BR, GiveansMR: Treatment of athletes with symp- tomaticintra-articular hip pathology and athletic pubalgia/sports hernia: A caseseries. Arthroscopy 27(6):768–775, 2011. 
  3. Holmich P, Uhrskou P, Ulnits L, et al:Effectiveness of active physical training as a treatment for long-standingadductor related groin pain in athletes: a randomized clinical trial. Lancet353(9151):439–443, 1999. 
  4. Holmich P, Nyvold P, Larsen K: Continuing signi cant effect of physicaltraining as treatment for overuse injury: 8- to 12-year outcome of a randomizedclinical trial. Am J Sports Med 39(11):2447–2451, 2011.
  5. Singh JR, Roza R, Bartolozzi AR: Platelet rich plasma therapy in anathlete with adductor longus tendon tear. Univ Pennsylvania Orthop J 20:42–43,2010.
  6. Akermark C, Johansson C: Tenotomy of the adductor longus tendon in thetreatment of chronic groin pain in athletes. Am J Sports Med 20(6):640–643,1992. 

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